Per un fotografo specializzato in bambini, non tutte le età sono semplici ed adatte ad una sessione fotografica. In particolar modo trovo che la fascia di età compresa tra 12 e 30 mesi sia la più faticosa, perchè comprende i cosiddetti “terrible two”.

Che non sono una brutta malattia, bensì una fase fondamentale per la crescita psichica di qualunque bambino, che tenta proprio in questo periodo di sperimentare tutto quello che passa per la sua sfera emotiva, in positivo e negativo: passione, rabbia, ribellione ma soprattutto leadership.

Ritratti Fotografici bambina a Roma. Roberta Garofalo, Fotografo professionista di Maternità, Neonati, Bambini e Famiglie, Roma

In questa fase i bambini mettono in scena veri e propri esercizi di leadership pura, e chiunque gli passi davanti, è utile al test.
Anche se capita a tiro un fotografo, gli farà da cavia. Qual’è il loro scopo? Dimostrare chi vince tra i due, chi la spunta, chi fa quello che vuole e chi soccombe, rassegnandosi.

Quando ho davanti un bambino di questa fascia d’età, tendenzialmente ho un comportamento molto “low profile”: lo tratto normalmente da grande, non lo enfatizzo, non gli dico “ma quanto sei bello e quanto sei bravo e puppupuù e pappapà e guarda che facciamo adesso e guarda che ti do”……tutte frasi che solitamente conquistano i bambini fino ai 12 mesi, per i quali mi sgolo esattamente così.

Bambina in Studio_Fotogafico_per_Bambini_e_Famiglie_a_Roma

In questa fascia d’età, non pronuncio frasi adulanti, non mi agito come una pazza, non faccio niente se non preparare, schierandola, tutta la mia attrezzatura davanti a lui, sempre sorridendo. E, quasi senza pietà, non me lo filo più di tanto.

Mi presento, saluto mamma e papà e lo metto subito sul set. Con un sorriso che non lascia spazio ad altre confidenze.
Fingendo di essere molto concentrata sugli attrezzi del mestiere, in realtà, approfitto subito dei primi 30 minuti in cui il bambino mi guarda e mi studia dettagliatamente negli occhi e nei gesti, come si studia un nemico vero.

Bimba tra i 12 e i 30 mesi. Ritratti Fotografici bambina a Roma. Roberta Garofalo, Fotografo professionista di Maternità, Neonati, Bambini e Famiglie, Roma

Così è accaduto in questa sessione. Questa deliziosa bambina ha impiegato i primi 30 minuti senza capire minimamente cosa stesse accadendo.
Si è trovata seduta su un muretto, dietro di lei non ha potuto neanche esplorare lo spazio perchè il meglio del set era proprio alle sue spalle (nuvole, barche a vela che passavano, isole sospese, onde in movimento).
Se si fosse accorta di tutto quello che era dietro a lei non sarei più riuscita a fotografarla perchè le spalle le avrebbe date a me e lei si sarebbe ampiamente goduta quel bel film……

Ma non l’ha fatto perchè davanti le avevo schierato  la mia attrezzatura.
Ed un bambino così piccolo la guarda e la riguarda con timore e diffidenza, poi guarda me e si chiede quanto io possa essere minacciosa per lui con tutta quella roba accanto, cosa  potrò mai farci e soprattutto che cosa ci potrà fare lui.

Ritratti Fotografici bambina a Roma. Roberta Garofalo, Fotografo professionista di Maternità, Neonati, Bambini e Famiglie, Roma
Ed avrà voglia di afferrarla, appena intuirà che anche con quella roba strana non sono pericolosa. E quando arriva a questa esatta percezione e sta per scendere ed afferrare tutto, elargendo grandi sorrisi per conquistarmi……allora suvvia, si cambia set e si toglie tutto. E ci si presta al gioco di leadership.

Con capricci e concessioni, instaurando una trattativa disinteressata, con quella serenità professionale di chi sa che il meglio della sessione è già nella scheda di memoria.
Perchè avviene nei primi 30 minuti in cui il bambino non sa chi sono, che faccio, che ci fa lui li e che voglio fare con lui e con tutta quella roba strana e nera che metto e tolgo in continuazione.

Bimba che cammina. Ritratti Fotografici bambina a Roma. Roberta Garofalo, Fotografo professionista di Maternità, Neonati, Bambini e Famiglie, Roma

Perciò, subito dopo possono fare di tutto: gattonare per dispetto se gli chiedo di stare in piedi, scompigliare il vestitino se io lo rimetto ogni volta a posto, piagnucolare perchè vogliono il ciuccio quando ho chiesto di regalarmelo…….

Si può fare di tutto, anche far credere loro di aver vinto l’ennesima partita dei “terrible two”. Tanto abbiamo giocato, fin da subito, due partite diverse!

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