Questo post parla di donne, legami, fotografia e bellezza.
L’occasione e l’argomento, ancora una volta, derivano da un recente servizio nel mio studio a Roma, una mini-sessione fotografica.
Procediamo con ordine: tutto inizia con una telefonata in un tiepido pomeriggio autunnale, mentre sorseggio un caffè e sfoglio lentamente una pila di riviste patinate, seduta su una comodissima poltrona…ok, chi mi conosce sa che è uno scenario improbabile! Volevo calarmi almeno una volta nella versione “dream” di una mamma-fotografa.
Tasto “Rewind” e ricominciamo.
Tutto inizia con una serie di e-mails autunnali con richieste di informazioni varie e a seguire le mie risposte da scolaretta.
Dopo tante e-mails, finalmente una telefonata, proprio mentre sto ultimando un lavoro per una speciale consegna natalizia. C’è tempo, ma il periodo è concitato e le spedizioni si fanno più lente in questo momento dell’anno.
La voce all’altro capo del telefono appartiene ad una giovane donna, anzi una giovanissima neo-zia che ha pensato ad un regalo natalizio fuori dall’ordinario per il suo piccolo nipotino e per sua sorella.
La sua idea è di organizzare nel mio studio una mini-sessione fotografica ma le ronzano per la testa mille dubbi: un po’ perché si avvicina per la prima volta al mondo della fotografia professionale ed un po’ perché lei e la sorella abitano a circa cento chilometri da Roma e ha paura che l’altra sia seccata dall’idea più che contenta.
Le spiego come funziona solitamente una sessione fotografica in regalo e le dico che può pensarci ancora un pochino e richiamarmi se ha ancora delle cose che vuole chiarire.
Non passa molto da quella prima chiacchierata che ci risentiamo. Stavolta è molto più risoluta e decisa a donare un momento “fuori dal mondo” alla sorella, che vede un po’ stanca e tanto assorbita dalla routine quotidiana della maternità. Una sorella neo-mamma che si sente tanto distrutta mentre “l’altra” la vede più bella che mai!
La faccio sorridere parlando di come ormai io corra di continuo da una parte all’altra della città, cercando di gestire famiglia e lavoro, tanto da chiedermi tutti i sacrosanti giorni “ma dove ho parcheggiato la macchina”? Perché il passaggio mentale parcheggio-commissione è talmente rapido che non ti fa memorizzare DOVE hai mollato la macchina per portare a termine la commissione.
L’appuntamento viene fissato e io sono curiosissima perché sento di aver già instaurato un feeling particolare con lei, tanto che le chiedo di essere presente durante gli scatti.
Stavolta non si tratta della sessione fotografica dedicata a un nucleo familiare, dovrò trasmettere attraverso gli scatti tutto l’amore di una sorella per l’altra e non solo: tutto l’amore che accende gli occhi di una sorella, che ha condiviso con te corse, vacanze e mille altri ricordi, quando vede una piccola creatura che le tende le braccia chiamandola “zia”. E’ un’emozione che difficilmente riuscirei a trasmettere, se non mostrandovi le foto. E’ ciò che chiamo “l’intensità del tranfert emotivo” di cui tante volte vi ho parlato, ad esempio nel mio post sul ritratto di una famiglia moderna.
Ed infatti, negli sguardi e nelle battute tra le due sorelle trovo un’intimità delicata e naturale che mi dà la carica giusta per portare a termine il mio compito. Per di più avevano portato anche la nonna del bambino (e dunque la loro mamma). Quando ho la fortuna di vedere e sentire dentro di me, scenari familiari così sani e spontanei, mi si scalda il cuore, per tanti motivi.
Le due sorelle sono molto unite e il bimbo dà l’idea di essere fatto di pasta di zucchero. Mi fanno sentire a mio agio e sono pronta psicologicamente a fotografarli.
Per tutto il tempo chiacchieriamo e scherziamo. Si è creato un ambiente rilassato che durerà per l’intera sessione fotografica che, inaspettatamente, ci terrà impegnate per due ore piene!
Le mini sessioni fotografiche regalo solitamente sono pensate per la durata di un’ora, ma quando la situazione è così naturale e i soggetti tanto ben disposti, come faccio a riporre la macchina fotografica? Non sapete quante volte mi ha riportato alla realtà la “pausa pipì” richiesta a gran voce dai bambini!
Il set era semplicissimo: tanta luce, bianco e abiti comodi. La nota di particolarità l’avevano portata le mie due splendide sorelle: la mamma si era spulciata tutto il sito ed il blog per conoscere i miei gusti per il set ed aveva portato con sé un’incantevole copertina del piccolo: un gufo colorato, che ci ha consentito di movimentare e rendere il servizio più fresco e familiare.
Sapete una cosa? Alla fine della sessione ho capito che l’avvicinarsi del Natale c’entrava poco con il regalo che una sorella aveva fatto all’altra. Era piuttosto il richiamo ai giochi d’infanzia, ai vezzi che arrivano con l’adolescenza, alla bellezza che si scopre diventando donne e poi madri. Sono stata letteralmente rapita dall’intensità del rapporto tra queste due sorelle e successivamente quello tra loro due e la loro mamma e, dopo un pò, ho fotografato anche zia e nonna con il nipotino, che non la smetteva di ridere e giocare ed è stato il vero ed unico re, protagonista indiscusso di tutta la mattinata.
Ho sentito profondamente di dover donare alcune stampe alla zia: lei che aveva regalato tutto alla sorella, si meritava qualcosa da me, solo per essere stata così pienamente autentica nel suo amorevole ruolo.
La felicità è davvero una cosa semplice ed è un peccato che alcune persone facciano fatica a trovarla ed a goderne.
Lascia un commento se ti va, lo leggerò con piacere!
bel servizio complimenti…
Robertaaaaaaaaaaa grazieeeee
sono la nonna della “pasta di zucchero”
mi hai regalato dei momenti bellissimi
Grazie ancora e un bacione
tina
Nonna Tina..che piacere riaverti qui. Grazie a voi per l’intensità e l’ autenticità del momento vissuto insieme che mi ha tanto scaldato il cuore. Ed un bacio grande alle ciccie di pasta di zucchero!
Ciao Twins, grazie!
È l’articolo più vero che abbia mai letto.. Lo dico perché conosco le due sorelle e nn avrei saputo descrivere meglio questo legame unico che le contraddistingue.. Sono davvero due ragazze speciali e l’affetto che provo per loro mi accompagna ogni giorno anche se nn ci vediamo spesso, grazie alla loro naturale e genuina simpatia..vi voglio bene pellicció
è sempre un piacere leggere, guardare il tuo blog. Si riesce a lasciarsi andare. Grazie Roby, come sempre BRAVA
un abbraccio
Giò
Ciao Roberta,
sono capitato sul tuo blog cercando informazioni tecniche e spunti per fotografare i bambini. Dai tuoi articoli e dalle tue foto traspare tutta la passione che metti nel tuo lavoro. Mi hai fatto emozionare.
Complimenti
Emozionante ciò che hai scritto!! Ho la fortuna di conoscere la zia ed è proprio una persona speciale come da te è stata descritta!!!! Le foto poi sono uno splendore!!!!