Ci sono mattine in cui ti svegli troppo presto, ti giri e rigiri nel letto sperando di riaddormentarti e, alla fine con le pantofole ai piedi, ti sposti sbadigliando tra cucina e salotto in cerca d’ispirazione positiva per giustificare un’inutile levataccia.
Mi è successo qualche giorno fa, quando, dopo aver aperto gli occhi alle 5:30, ho deciso di aggiornare tutte le gallery del mio sito. Sistemando le cartelle, mi sono saltate agli occhi alcune foto scattate all’inizio di quest’anno, uno spunto perfetto per l’argomento di questo post, ovvero: cosa succede quando si improvvisa uno shooting in vacanza? Come si scelgono l’outfit e il set per il servizio?

Foto bambina con outfit invernale


Ad inizio gennaio, dopo aver fatto anche i turni di notte per finire i lavori da consegnare entro Natale, sono riuscita a ritagliarmi qualche giorno da trascorrere con la mia famiglia e dei carissimi amici con 3 magnifiche bambine nelle Marche. Ma quando mai posso essere in vacanza se mi capita di stare immersa nella rilassatezza magica di un posto bello come Villa Funari.
Sin dall’arrivo il “sensore” si è attivato e, cercando di dissimulare l’eccitazione, ho iniziato a immaginare cosa avrei potuto fare nella nuova location!
E’ più forte di me: che si tratti di un appuntamento fissato da mesi per un ritratto maternity o di un set improvvisato al parco durante una passeggiata domenicale, è l’emozione del raptus creativo ad alimentare la fantasia. Questo vale sia per i fotografi professionisti che per i fotoamatori, quindi non si è mai veramente in vacanza… se mi viene voglia di fotografare non c’è scampo per nessuno e troverò pace solo dopo essere riemersa, raggiante, dietro l’obiettivo.

studio fotografico per bambini a Roma

C’è un po’ di differenza tra passeggiare (fotografando tutto ciò che attira la nostra curiosità) e cimentarsi nella fotografia d’improvvisazione. Quest’ultima è più controllata, non si tratta di scattare a raffica (cosa che consiglio comunque, soprattutto quando ci si avvicina alla fotografia all’inizio!) ma di fare delle scelte prendendo velocemente in considerazione le condizioni di illuminazione, gli obiettivi e i soggetti. Il tutto perché le foto ci raccontino una storia, nata dalla spontaneità del momento ma tecnicamente meno grezza dello “scatto libero”.

Foto bambini con cappello che sorride

 

Trovandomi in vacanza per pochi giorni e potendo contare sulla pazienza degli amici, ho coinvolto le loro bambine in un set fotografico in esterni che mi ricordava un po’ le atmosfere di certi libri di magia per ragazzi!
Non potevo contare su un piccolo inventario di vestiti, (perchè ovviamente la loro mamma nonchè mia amica, dava per scontato che io fossi in vacanza ed aveva riempito le loro valigie di golf e felpe super calde e pratiche). Dunque niente outfit per servizio fotografico idonei scelti per lo scatto in esterni (nel mio post sui consigli per i ritratti all’aperto trovate qualche piccola regola) ma il raptus quando mi prende non conosce ostacoli: ho dato un giro di corda alla fantasia e ho iniziato a tirar fuori dalla MIA valigia poncho, berretti e sciarpe per avvolgere le bambine. Vederle imbacuccarsi nella lana è stato divertentissimo ed il risultato è stato sufficientemente buono per “accendere” gli elementi che avevamo a disposizione. I colori erano uniformati, loro erano ben coperte e il giardino di Villa Funari non aspettava che noi!

Foto bambina con sciarpa e cappello

Quando si scatta in esterni si deve tenere prima di tutto in considerazione la direzione della luce e poi la sua intensità (nel mio post su una sessione fotografica per bambini tra i vigneti trovate un approfondimento).
Ovviamente quella mattinata il sole era abbastanza coperto….il che non è una disgrazia, anzi: è come aver un diffusore enorme nel cielo che rimanda una luce compatta e morbida.
E’ difficile anche scegliere come concentrarsi sui soggetti: stringere molto su di loro in maniera esclusiva (close up) o inserirli in un contesto, raccontando una storia e quindi arricchendo l’immagine con più di un elemento significante? Sicuramente la seconda scelta è più complessa da gestire, proprio perché ci sono diversi elementi da tenere in considerazione. Il più importante è proprio decidere le proporzioni tra sfondo, soggetto ed elementi compositivi.

Altro interrogativo che ci si pone è: come far entrare in contatto l’obiettivo e il soggetto? Che prospettiva scegliere? Ancora una volta occorre giocare di fantasia. Si possono provare più inquadrature, ricordando sempre che quando fotografiamo i bambini dobbiamo avvicinarci il più possibile al loro mondo, quindi… siate pronti ad abbassarvi o rotolarvi nell’erba!
Infine, prediligete l’armonia dei colori, dove lo sfondo è più uniforme, lì sarà più facile orientarsi con luci e proporzioni.

Foto bambine con outfit invernali

Fotografare in vacanza è un gioco!
Cercate di prendere lo shooting il più giocosamente possibile, soprattutto se siete in vacanza. Canti e filastrocche sono stati gli elementi guida di questo set improvvisato in campagna, il coinvolgimento delle bambine è stato fondamentale per la riuscita di foto spontanee e allegre.
Ho imparato anche che gridare “UN, DUE, TRE……STELLAAAA” prima dello scatto ( per sciogliere la timidezza che sempre anticipa un “clic”) è un vero toccasana sia per il cuore di chi fotografa sia per vivacizzare ed elettrizzare i soggetti!

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