Le vacanze sono finite quasi per tutti, si torna alla vita vera!
Suvvia, torniamo alla giungla, e senza indugi! 

Quest’estate mi sono ripromessa di non lavorare. Lo sanno bene le mie affezionate clienti che ricevono la newsletter con le news e le date delle varie sessioni in esterni.

“QUEST’ANNO NO SUMMER SESSION” era il titolo. Avevo profondamente bisogno di staccare la spina.
E così ho fatto. Senza computer, senza connessione, solo la mia reflex e due ottiche fisse: 105 mm e 50 mm; 1 esposimetro; 1 flash. Stop.
E tanta voglia di scattare solo per me e per la mia famiglia. Ogni tanto ci vuole.

Non so voi, ma io stacco la spina VERAMENTE solo in mezzo al mare. Solo il rumore del vento, del mare e delle vele. Buio totale e stelle luminosissime in rada. Non credo esista vacanza più rigenerante (ed economica) di una crociera in barca a vela. Almeno per me, che adoro pane e semplicità.

Ho riscoperto tante cose che credevo dimenticate nel tempo.

Perché era tanto tempo che non veleggiavo. Troppo.
La golden hour, in mezzo al mare è ancora più golden! La luce pomeridiana che il sole regala ad un’ imbarcazione in mezzo alle onde, è meglio di qualunque bank da studio. E quella che poi riflette lo scafo è meglio di qualunque pannello riflettente, di marca o artigianali. Insomma, avevo dimenticato quanto fossero “diversi” i ritratti in barca e più in generale tutta la fotografia in barca. E mi sono scatenata!

Oltre al mio, avevo altri bambini a bordo…..come potevo resistere? Ed ogni giorno, dalle 18.00 in poi, si offrivano a me come vittime sacrificali. All’inizio un po’ reticenti, poi dopo qualche giorno ci avevano fatto l’abitudine. Per cui cambi d’abito, di sfondi e di inquadrature non li distrurbavano più. Mi chiedevano solo un po’ di musica dall’ Ipad per creare l’ atmosfera, perchè veri professionisti, da piccoli, si diventa in un attimo.

Fotografia di bambini abbracciati


Questo post è molto personale, e me ne scuso. Ma volevo augurarvi comunque un buon rientro, con quello che avevo, condividendolo con semplicità. Perché per fotografare in barca non servono consigli, le foto arrivano da sole. Occorre solo non perdersi pezzi di attrezzatura mentre ci si muove, lasciandola un po’ qua e un po’ la, perché è un classico da Fantozzi.
Mai poggiare gli obiettivi lungo lo scafo anche se credete di fermarli con la gamba o con pezzi vari del vostro corpo, perché vederli rotolare inevitabilmente nel mare non è una cosa tanto carina! E non pensate di farla franca infilandoveli nelle tasche, perché prima o poi vi “ingarellate” con l’inquadratura, vi stendete o vi accasciate e vi rotolano giù che è una bellezza.

State attenti a tutte le linee di fuga che partono dal boma, dall’albero, dalle battagliole e tientibene in acciaio: vederle sbucare all’improvviso dietro le teste dei bambini non è per nulla “fotografico”.
Per il resto, che dire, come sempre ho fatto fare ai bambini quello che volevano, con un occhio in più (ed il doppio dell’ansia)  ma ci siamo divertiti molto.

Cercate di riprenderli nella loro assoluta spontaneità. Non fatevi sfuggire nulla: le chiacchere…le coccole….gli innamoramenti……tutto a bordo deve essere easy e spontaneo……anche i loro furti di Ipad per giocarci di nascosto senza dirlo a mamma o a papà!
E quando vengono beccati in flagrante………state pronti, perché le facce sono davvero indimenticabili.

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