Torno con questo post sul tema della conversione in bianco e nero, argomento vasto ed inesauribile. Ma vorrei affrontarne un aspetto tanto semplice quanto variabile: quando un’immagine è meglio a colori e quando è preferibile in bianco e nero?
In un post di luglio avevo trattato l’argomento del BN applicandolo nei ritratti ai bambini. Avevo suggerito il BN come portatore sano di ulteriore fascino al ritratto, vi avevo consigliato il tipo di immagini più adatte ed i programmi di fotoritocco sia free che non, preposti alla conversione; avevo affrontato l’argomento tecnicamente. Per chi volesse rileggerlo, avevo già affrontato in un altro articolo gli aspetti tecnici della conversione in bianco e nero in fotografia. Oggi l’approccio sarà più introspettivo e racconterà di una scelta difficile: quando un’immagine ci comunica non due messaggi diversi tra una versione a colori e l’altra in BN ma lo stesso identico messaggio.
A fine settembre ho fotografato una bellissima famiglia nella loro residenza in Toscana.
Quando scatto per un ritratto di famiglia, il mio approccio è globale: non ritraggo solo e sempre tutto il nucleo per le due ore di sessione, ma “giro” intorno al nucleo, come la Terra intorno al Sole. Con la scusa di offrire anche delle pause di ripresa a turni, per non appesantire il nostro incontro, creo dei pieni e dei vuoti che mi permettono di stabilire un feeling dapprima individuale e via via di gruppo con i miei soggetti.
In questo modo ottengo una serie di scatti singoli dei bambini, del mini nucleo fratelli/sorelle, della coppia genitoriale, della coppia genitore-bambino e del singolo genitore.
Soltanto alla fine poseranno tutti insieme per il ritratto di famiglia.
Vi chiederete perché alla fine quando è stato commissionato fin dall’ inizio?
Perché avendo lavorato ed interagito prima CON e poi SU ognuno di loro per 1 ora e mezza, arriva alla fine quel feeling, quella complicità, quella connessione emozionale che ci porterà ad “accendere” il risultato finale negli ultimi 30 minuti.
Questo è il mio metodo, non ne conosco altri, non so dirvi se è giusto o sbagliato ma su di me è perfetto e non potrei usarne altri perchè per sentire l’empatia con persone che non conosco, ho bisogno di effettuare un percorso di esplorazione reciproca insieme a loro, step by step.
Premesso ciò, la famiglia in questione era molto interessante, molto “mediterranea”, aveva caratteri e personalità diverse ben definite, fotograficamente “parlavano” sia da soli che in gruppo ed anche la casa mi trasmetteva forti sensazioni su questo nucleo.
Ho creato un set colorato perché all’inizio li ho visti solo a colori, ho spostato come al solito mobili ed oggetti ed alla fine, lì nel terrazzo dove c’erano un tavolo da pranzo con sedie ed ombrellone abbiamo ricreato un salotto un pò hippy usando alcuni puff rossi, molto vissuti che erano sparsi qua e là per la casa, un vaso rubato a qualche angolo ed un fiore di oleandro strappato di nascosto nel giardino. L’effetto già da solo mi piaceva e continuava a chiamarmi solo il colore. Mi piacevano anche le porte finestre così solide e ben fatte, ed ho pensato che includerle come quinte teatrali avrebbe rimbalzato questa sensazione di forza amplificandola ulteriormente sul nucleo stesso.
La sessione è stata molto piacevole e fluida, le 2 ore sono volate via, ho scattato circa 150 foto, fatto l’editing dei provini, caricati nella gallery clienti a loro riservata, ne ho postprodotte alcune per aiutarli nella scelta rendendogli ben chiaro l’effetto finale, si sono presi tutto il loro tempo per scegliere sia le immagini che le stampe e, come sempre faccio con tutte le immagini finali acquistate, lascio nel CD del cliente sia la versione a colori che in BN. E qui sono cominciati i dolori.
Questa settimana devono scegliere un pannello di almeno 100×80 Fine Art da appendere su una parete della camera matrimoniale e mi hanno chiesto aiuto tra le due versioni.
E non so decidere perché è la prima volta che la stessa immagine mi piace sia a colori che in BN nello stesso, identico modo. Ed entrambe vorrei vederle appese, ma non è possibile!
Quando è così, la scelta va fatta di “pancia”. Amo entrambe le versioni e non potrò aiutarli ma loro, guardandosi a lungo, sceglieranno quella in cui si riconosceranno maggiormente.
Quella che li rivestirà di una seconda pelle, riscoperta attraverso il mio obiettivo.
E la parete che accoglierà il pannello diventerà una vera e propria traslazione, un passaggio del mio “segno” attraverso il loro. Un vero e proprio transfert.
E chi fa il mio lavoro apprezza, respira e si nutre di questi transfert.
Questo per dire che il BN a volte si sceglie da sé. Non è vero che una foto in BN ha più fascino di una a colori. Come non è vero che se una foto è un po’ debole nei colori diventa meravigliosa in BN. La verità è solo una: non si ottiene un buon BN se non si parte da un buon colore. Dunque state molto attenti quando postproducete le vostre immagini, saturatele e rendetele più vivide che mai, occhio alla temperatura colore ed alle tonalità finali, perché non vi è certezza che resteranno così.
Detto questo …….ribadisco il concetto: io le appenderei entrambe!
Lascia un commento a questo post, se ti va. Lo leggerò con piacere.
Roberta, invece cosa ne pensi di quelle foto in bn in cui rimane solo un particolare a colori? Per esempio per la foto sopra potrebbe essere il vaso o il rampicante sulllo sfondo…
@Robin: se piace, perchè no. Nel mio caso avrei potuto lasciare a colori la zona più importante (le sedute rosse con i soggetti in bianco); di solito si lascia a colori la parte che deve essere evidenziata. Ma personalmente la considero una via di mezzo che non amo molto, abbastanza vecchiotta come tecnica, che renderebbe un pò troppo artificiale e poco contemporaneo il ritratto. Ma è una mia opinione, sia chiaro.
Complimenti vivissimi per gli splendidi scatti. Se posso dare un mio semplice parere da fotografo amatoriale penso che su una parete vedo molto meglio lo scatto in b/n… mi da una sensazione + calda, + emozionante, rispetto a quella a colori…. una foto da vedere e rivedere nel tempo senza stancarsi mai… complimenti sincei. ciao Maximo
Grazie Maximo, e ben tornato in questo blog! Anche io sono molto tentata dal convincerli sul BN…..
Anche io voto per il B/N !
la foto a colori è molto bella ma sulla parete della camera da letto la trovo un pò….. invadente
Baci
d
il TUO lavoro è splendido come sempre…sono entrambe molto belle…a pelle sento la prima (colorata) come contemporanea mentre la seconda (eterna) dipende da come la famiglia vorrà rappresentarsi….secondo me la seconda rimane sempre attuale ma a volte la scelta dipende anche da come è arredata la casa…dallo stile insomma. poi facci sapere cosa hanno scelto 🙂
Personalmente amo le foto in B/W ma, ora che sto imparando a usare la macchina fotografica, penso anche che sia un modo per nascondere la goffaggine dei principianti (come me!)…
Fare delle BELLE foto a colori comporta molta pratica e anche un po’ di studio, il B/W è un bel compromesso. Le foto con qualche particolare colorato in mezzo a uno sfondo B/W prima mi piacevano, ora comincio a non amarle molto.
ti stavo aspettando… bellissimo post, grazie
le due foto sono bellissime entrambe, davvero difficile la scelta. Forse a parete meglio B/W, per una cornice più piccola il colore senz’altro
a presto con un altro post
ah, dimenticavo: grazie ancora per il guest post che ci hai regalato!!!!
io adoro sia il colore, sia il bianco e nero. Certo realizzare un buon b/n non è cosa semplice, ma se lo azzecchi, dà soddisfazioni! Ai voja…..
Il colore…bhè è anima, energia, gioia, solarita….senza colori vivremmo in un mondo troppo grigio…Ma che dici Ro’, i giorni grigi li modifichiamo con Photoshop???
Bellissimo post…bravissima tu!
Un abbraccio a te, ed uno speciale a Matteo
Gio’
@Gio: ah, se potessi ritoccare i giorni grigi con Photoshop…che svolta sarebbe! Vi abbraccio.
@momsinthecity: grazie a voi. Questa settimana lo pubblicherò anche su questo blog, con un link al vostro, ma prima dovevo far uscire questo post sul BN…..altrimenti i miei lettori mi uccidevano, visto il ritardo!
@Bis: Perfettamente d’accordo con te, anche a me da noia il particolare colorato in mezzo al BN, così come non posso più vedere l’effetto HDR….roba nuova ci vuole, roba nuova!! Aaahhh, stai imparando ad usare la macchina fotografica, eh?
@Twins: Grazie per i complimenti. A prestissimo!
@Stellina63: mi ha fatto sorridere il tuo commento. Speriamo che il mio blog non prenda psicoanalisti di passaggio, perchè se una foto a COLORI in camera da letto INVADE lo spazio fisico (e psichico?) mmmmmhhhhhh, sai quante ne direbbe? Occhio e croce……partirebbero almeno 2 sedute a settimana!! Ti abbraccio. E grazie.
Sospiro sempre quando leggo questi post. Io amo il bianco e nero, e tu sei molto brava. E mi piace non solo quando scatti (ché in un attimo è tutto già lì) ma come ne parli.
Un giorno spero di imparare qualcosa. Prima o poi.
@ Ondaluna: imparerai, vedrai che imparerai…sta imparando anche Bis………in fotografia si cresce……..guardando! Ti abbraccio.
EWccerto che sto imparando. Grazie a te che mi sopporti :DDDD
amo enormemente il rosso per cui, la mia, é una scelta quasi obbligata
..bellissime entrambe e molto bella l’idea della finestra aperta..non finisci mai di stupirci….BRAVA
@cspot: grazie, anche io amo tanto il rosso……porta bene,poi!
@Bis: sei una brava allieva on-line!
il colore, è più diretto , arriva prima e lo preferisco. bravissima e…complimenti anche alla famiglia!