Quando arriva la primavera, spesso e volentieri i set dei miei servizi fotografici diventano i parchi. Fotografare i bambini all’aperto è una delle cose che amo di più, anche se tocca rincorrerli su e giù per i prati, rotolarsi sull’erba o contrattare con il sole  per trovare la luce giusta. Qui trovate i miei consigli su come vestire i bambini per questo tipo di ritratti.

Madre Natura esplode in tutta la sua bellezza in questa stagione, regalandomi lo scenario perfetto in cui lavorare. Organizzarsi tecnicamente è un po’ più faticoso, non si hanno tutte le comodità di uno studio e bisogna  trovare il bilanciamento giusto nella composizione, ma il risultato vale ogni singolo sforzo. 


Fotografia di bambina all'aperto

Questa sessione è stata scattata subito dopo Pasqua, in un’ora difficilissima da gestire (dopo pranzo),  in una giornata limpidissima in cui il sole letteralmente abbagliava. 
L’occasione, però, era più che speciale: i tre piccoli soggetti sono cugini, vivono in città molto distanti tra loro e si ritrovano insieme soltanto tre volte all’anno. Quindi, ho abbandonato le regole della fotografia canonica ed ho seguito quelle delle emozioni: il momento andava fermato comunque e la sfida era ottenere scatti naturali nonostante le difficoltà! Come si vede i bambini strizzano un po’ gli occhi, ma le loro espressioni non sono particolarmente alterate e, seguendo i loro tempi con un po’ di pazienza, sono riuscita a ritrarli così:

Fotografia di bambini all'aperto

In un vecchio post, ho già scritto di quanto sia importante nei ritratti familiari riuscire a trasmettere la complicità, l’armonia e il feeling tra i componenti del nucleo. 

Potete andarlo a  rileggere QUI e ogni volta che mi trovo alle prese con un nuovo lavoro e nuovi soggetti, penso subito: ce la farò a trasmettere l’intesa che li lega, solo attraverso la lente del mio obiettivo? Con il tempo e l’esperienza, ho imparato a chiedermi anche quale sia il codice d’abbigliamento migliore per i miei piccoli soggetti. Infatti, una delle domande più frequenti che le mamme mi fanno (sempre 3 giorni prima del servizio fotografico)  è: “ma come li vesto?”

Più vi inoltrerete nel mondo della fotografia di ritratto e più noterete che non si tratta affatto di una domanda banale. Non vorrei sembrare una consigliera  pedante e autoritaria, se dovessi parlare da mamma direi “vestiteli come volete”, ma da fotografa la pratica mi ha insegnato che dare qualche piccolo suggerimento è molto utile per la riuscita dell’ intero servizio fotografico.

Fotografia di bambina che sorride

Ecco alcuni consigli:


- Coordinateli, senza forzature

Un bel ritratto è prima di tutto il frutto di un lavoro di squadra, in cui chi fotografa e chi viene fotografato devono sentirsi a loro agio. Ad esempio, una delle mie ultime clienti è una neo-diciottenne che ha ricevuto in regalo dalla zia il suo primo book fotografico. Abbiamo trovato un accordo pratico e veloce su come allestire il set: “mandami un mms con i vestiti che vorresti indossare e mi verrà qualche idea!” Non si possono certo dare delle direttive precise a una ragazza, ma si può capire il suo stile e studiare uno scenario adeguato per dare il giusto tributo alla sua meravigliosa età. Così come bisogna lasciar spazio alla personalità di un’adolescente nel passaggio all’età adulta, allo stesso modo cerco di tirar fuori senza forzature la personalità dei bambini. Le possibilità sono infinite e variano secondo chi devo ritrarre. Trovare il giusto compromesso tra i gusti di mamma e papà, la voglia di autodeterminazione dei piccoli e le necessità della fotografa è una bella impresa, ma alla fine si riesce sempre a raggiungere un accordo.

Fotografia di tre bambini intorno ad un albero

– Non fotocopiate gli stili ma abbinateli

Una delle cose peggiori (e noiose) che si possano fare è vestire i bambini tutti allo stesso modo. Infatti, è facile che la fotografia risulti esagerata e forzata, senza contare che non tutti si sentono a proprio agio con lo stesso tipo di abbigliamento.
Il consiglio dunque è “abbinateli e non fotocopiateli”. Esistono ovviamente le eccezioni, come dimostrano le foto che ho pubblicato in due  post QUI e QUI  ma, come regola generale, meglio evitare questo tipo di tentativi. 

– Tinta unita, tono su tono

Meglio, molto meglio, scegliere colori che si abbinino tra loro e andare tono su tono. Oltre a lasciar trasparire un affiatamento  giocoso,  farà sicuramente brillare il risultato finale! Scegliete vestiti che facciano sentire bene i bambini
. C’è sempre qualcosa che odiano e qualcosa per cui stravedono, trovate la giusta dimensione con un vestito che faccia venir loro voglia di sorridere e che non li ostacoli nei movimenti.
E’ tanto importante tenere a mente alcune piccole regole di “etichetta fotografica”, quanto non stravolgere lo spirito del soggetto ritratto. Evitate strass, fantasie elaborate, paillettes e quanto possa “sparare in macchina”, con bagliori e luccichii. Meglio la tinta unita e colori neutri, consiglio che vale soprattutto per i set all’aria aperta. In questo caso, non possiamo sapere con anticipo che colori la Natura ci offrirà e dobbiamo considerare che l’elemento legato alla spontaneità è ancora più importante che in un ritratto in studio.
Qui, il set era molto country, con micro fattorie sparse per la campagna, tante costruzioni in legno e giochi rustici. I bambini erano perfetti per il servizio fotografico e perfettamente a loro agio, una vera gioia per me!  

Fotografia di due bambine

– Lasciate a casa l’ansia e divertitevi con i bambini! 

Il consiglio che vi do, per concludere, è di seguire in linea generale i miei suggerimenti, sovrapponete tinte chiare che  mettano in luce i bambini, divertitevi nella preparazione e una volta ultimata, se proprio siete in ansia, chiedete il parere finale di chi fotografa.
Un set fotografico,  all’aperto o in studio o ovunque decidiate di crearlo, dev’essere per voi anche un momento di gioco. In America, ad esempio, molti miei colleghi danno consigli ferrei nella scelta degli outfits, i completi da indossare. Spesso inviano anche delle cards pronte con gli abbinamenti già fatti su ipotetici pezzi “must have” di ogni guardaroba degno di questo nome, mandando all’ultimo minuto a caccia della magliettina perfetta o dei pantaloni adeguati i poveri genitori in panne. Io la penso un po’ diversamente: lasciate a chi vi fotografa il compito di miscelare gli ingredienti con pazienza certosina, voi limitatevi a seguire le poche indicazioni date, cercando di venire accompagnati solo da un piccolo trolley! 

Volete vedere cosa è successo l’unica volta che ho dimenticato di dare indicazioni, perché ero convinta le avessero lette sul mio sito?

Fotografia di due bambine all'aperto

Ci vuole pazienza con me, lo so, ma immaginate quanto sarebbe stata bella questa foto sotto la cascata di glicine con i vestiti giusti? Non ci vuole un occhio da professionista per vedere chiaramente  due soggetti bellissimi appannati dall’eccesso di colori, fantasie e stili sovrapposti. I genitori probabilmente ricorderanno ancora le mie urla e i miei rimproveri e io non dimenticherò mai più di dare qualche dritta……che questo post me ne sia testimone!
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