Vi sembrerà strano, ma quando ho un un neonato davanti all’obiettivo mi emoziono come una scolaretta. E’ sempre stato così e credo ormai lo sarà per sempre.
I neonati sono gli unici “modelli” che ancora mi mettono in soggezione. Perché sono l’espressione suprema e potente della Vita.
Tutti i bambini lo sono, ma un neonato ha appena acceso tutti i suoi motori e trasformato una normalissima casa in una specie di Cape Canaveral.
Fotografare i neonati richiede molta cura, attenzione, delicatezza, sensibilità, educazione e rispetto: per lui ma soprattutto per mamma e papà. Così nasce questo tutorial per voi.

Dopo due settimane di vita è il periodo migliore, non conviene quasi mai fotografarlo in clinica o in ospedale, se non per accaparrarsi comunque le primissime immagini. Quando tornano a casa si rilassano, il rossore dei primi giorni tende a scomparire, i tratti somatici si distendono, le screpolature sono scomparse e finalmente si intravedono le prime somiglianze.
Ma soprattutto è più sereno ed anche mamma e papà lo sono.
Il momento migliore della sua giornata è dopo la poppata e il cambio di pannolino, quando sta per iniziare il suo sonnellino.

Fotografia di neonato con occhi chiusi

Fotografia di neonato con mani davanti agli occhi

E’ fondamentale usare la luce naturale per scattare, quindi niente flash. Non perché il flash sia pericoloso, ma perchè renderebbe poco naturale tutta la sessione. Ancora una volta cercate la finestra più luminosa  e create un set per lui con le “sue” cose: la sua copertina, l’angioletto bonheur che avete messo nella sua culla, le minuscole scarpine fatte a mano dalla nonna, tutto quello che vi commuoveva toccare con mano quando lui era ancora “dentro”.
Creategli un  piccolo “nido”: gli americani amano molto le ceste imbottite con cuscini o contenitori strani come nelle immagini di Anne Geddes.
Personalmente preferisco set più naturali ed in armonia con la sua casa, ma sono gusti individuali.

Fotografia di mani di neonato

Fotografia di piedini di neonato

Spesso, quando si lavora negli interni con la luce naturale, siete costretti ad alzare un po’ gli ISO della vostra fotocamera. Portatela a 400 ISO e comunque non superate mai i 640 ISO. Piuttosto avvicinatevi molto alla finestra, fate in modo che il neonato sia pienamente investito dal fascio di luce (soprattutto sul viso) e state attenti a non posizionarvi tra la finestra e lui, per non togliere luce preziosa o peggio ancora fargli ombra.
Se l’ambiente è ben riscaldato, potete anche spogliarlo pian piano sotto una copertina, mantenetelo coperto finchè non avete preparato l’inquadratura e poi cominciate con dei click veloci: 3 al massimo e ricoprite.
Oppure spogliateli un po’ per volta e fate dei primi piani molto stretti alle manine, ai piedini, a tutte quelle deliziose e minuscole pieghe che hanno sulle cosce, alla bocca, agli occhi ancora con poche ciglia ma ben definite. Tutto è meraviglioso in un neonato.

Fotografia di bocca di neonato

Particolare di occhio di neonato

Se preferite non spogliarlo scegliete un abbigliamento colorato, stendete sul letto una copertina oppure avvolgetelo tutto in un plaid vivace facendo intravedere solo il viso e scattate.
I neonati sono molto plastici e flessibili e spesso assumono delle posizioni buffe già da soli, oppure potete posizionarli voi stessi con molta facilità.
E non dimenticate le inquadrature con le mani giganti della mamma e del papà, o con i baci tenerissimi dei fratellini. No c’è limite alla fantasia e alla creatività, basta seguire il cuore, aspettare la luce migliore, controllare tutti i colori della scena e spostare tutti gli elementi di disturbo sullo sfondo.
E saranno attimi di eternità rubati ad un magico presente.

Lei si chiama Margherita, lo shooting risale a 3 settimane fa, aveva appunto 15 giorni di vita….e tutto l’amore infinito di mamma e papà davanti a se.

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