Il post di oggi, a base di back to school foto, non era previsto, lo dichiaro subito. Oggi la fotografa si è presa un giorno di ferie.
Oggi c’è solo una mamma che scrive per lasciare evaporare lo tsunami emozionale che si è impossessato di lei.
Perché oggi è stato il NOSTRO 1° giorno di scuola elementare!
E’ iniziato con un flash stamattina mentre mi stropicciavo gli occhi ancora pieni di sonno: nello stesso punto del salotto in cui mettevamo il tappetino rosso di gomma e la palestrina della Chicco….oggi c’era il suo zaino-trolley di Ben 10! Ed ho sentito la prima fitta.
Ho cercato inutilmente il fasciatoio con il carrellino dei pannolini in bagno….ma ovviamente non c’era più, come da tanto tempo ormai.
Ed ho sentito la seconda fitta! E mi sono tornati al cuore e alla mente questi nostri primi 6 anni, con immagini ripescate dalla memoria che si susseguivano come in uno degli slide show che preparo per i miei clienti.
Eppure credevo di essermi preparata psicologicamente. Mi ero tutelata con il tour per il corredino scolastico, la scorsa settimana. Avevo rivissuto il vuoto per l’assenza di mia madre, l’avevo sentita dentro nuovamente ricordandola mentre le facevo perdere anche 3 giorni solo per le gomme da cancellare perché non riuscivo a scegliere tra quelle che aveva la cartoleria sotto casa, quelle delle uniche grandi catene di distribuzione di allora (Standa o Upim) e quelle di qualche negozio specializzato, in centro, che le aveva più “particolari”. Perché ero una gran rompicoglioni già da piccola! E lei era molto paziente e in fondo si divertiva.
Insomma pensavo di aver già dato tutto il mio dolore scatenato dall’ organizzazione dell’ evento “BACK TO SCHOOL” e invece no!
LUI era spavaldo e sicuro di se, mentre aspettava sotto la scala di essere chiamato con l’appello.
IO ormai ero burro semifuso a bagnomaria: mi son rivista da piccola, quando nelle situazioni difficili facevo finta di non sentire il maremoto che avevo dentro, ostentando una finta sicurezza.
PAPA’, devastato anche lui, si dava un tono pensando agli aspetti pratici: da quale parte entrare, da quale parte uscire, trovare il punto di riferimento nel cortile dove farci trovare all’uscita….
L’ho abbracciato da dietro ma solo per aver la scusa di poggiargli la mano sul cuore: batteva all’impazzata, povero amore nostro.
I bambini delle 5° elementari hanno fatto l’accoglienza: la maestra faceva l’appello sulle scale del cortile, ad ogni nome nuovo era abbinato un bambino di 5° che andava a prendere lo scolaretto da mamma e papà, gli infilava gioiosamente un cappellino arancione, gli prendeva lo zaino lungo le scale e lo portava in classe. La sana e semplice sensibilità della scuola pubblica!
E qui ho pianto tutte le lacrime che avevo.
C’erano genitori con fotocamere e cineprese. Noi no. Noi eravamo impreparati anche da questo punto di vista. Le uniche foto le abbiamo fatte con il telefonino.
Ma ho negli occhi e nel cuore tutte quelle che non ho scattato e che resteranno per sempre dentro di me, indelebili ed invisibili come i veri sentimenti:
la socializzazione istintiva ai tempi di oggi, per ingannar l’attesa basta un IPhone e tutti seduti sulle scale;
la fila dei cappellini arancioni in diagonale su quelle scale lunghissime che lo porteranno alla vita;
i suoi piedini che inciampano sul trolley gigante;
LUI che si siede sul gradino e mi guarda dritto negli occhi perché nonostante la spavalderia è caduto e crede di aver fatto una figuraccia;
la dignità con cui si rialza dopo aver ricevuto il nostro bacio a distanza ed un sorriso caldo come dopo una scena buffa, solo buffa;
il guizzo giudicante della maestra che avrà pensato ad una madre ed un padre idioti che hanno comprato uno zaino troppo grande e magari anche troppo pieno, (senza sapere che se l’è scelto da solo e dentro c’erano solo il grembiule, l’astuccio, un quadernino e la merenda);
Ma è inciampato solo perché alla fine non ce l’ha fatta a far finta di essere “tanto” grande.
Siamo tornati a casa mesti mesti. Mi sento invasa da gioia mista a dolore per qualcosa che se n’è andato e farà spazio al nuovo.
Gli auguro tante cose ma soprattutto di trovare l’amico di tutta una vita tra quei cappellini arancioni, come la sua mamma che ce l’ha ancora oggi al suo fianco dopo averla avuta come compagna di banco per tutta una vita, fino ai banchi dell’ università. Ed oggi tra i miei pensieri c’ era anche lei!
Questo post è uscito così, perdonatemi, ma ne avevo bisogno io e forse, dopo averlo scritto, starò un po’ meglio. Forse.
Oggi una fotografa si è data alla macchia. Ed una mamma è diventata TROPPO grande. E’ un bene ed un peccato, contemporaneamente.
Lascia un commento se ti va, appena e se mi riprendo….lo leggerò con piacere!
Cara Roberta, sono una sconosciuta di passaggio sulle righe del tuo tenerissimo blog.
Sono mamma di tre ragazzi ormai grandi ma leggendo le tue parole ho pienamente rivissuto quei momenti. Sensazioni e commozioni che inevitabilmente ritroverai, in altri momenti, altri gap che segneranno il lento ma inesorabile allontanarsi da noi di questi pezzi di cuore che cominciano il loro giro sul disco, speriamo lunghissimo, della vita. La partenza di nostra figlia, 26 anni, che si è trasferita a Milano ci ha sorpresi, me e mio marito, con gli occhi gonfi di lacrime, non c’è età e non c’è momento “giusto” per lasciarli andare. Ti auguro ogni bene. Tiziana
Dico solo che mi hai fatto piangere, non aggiungo altro.
Manu
Sta “solo” crescendo. Accettato questo (che è una roba di una difficoltà che te la raccomando) il resto è una discesa velocissima.
Un abbraccio Roby :DDD e salutami la mamma cresciuta un po’ oggi!!!!
Ho letto tutto il tuo blog senza mai commentare. Oggi però tocchi una corda (di cui ho appena scritto) che in me vibra molto forte.
Hai scritto bellissime parole, soprattutto nelle ultime righe…
Oggi ho visto i bimbi della prima elementare uscire dalla scuola,tutti e dico tutti,avevano gli zaini che li facevano sembrare ancor più piccoli,tutti con quella camminata fiera da primo giorno di scuola superato alla grande,mi hanno fatto tanta tenerezza e il mio pensiero se n’è andato al primo giorno di scuola dei miei bimbi che ormai bimbi non son più…serba il ricordo di oggi in fondo al cuore e goditi la crescita del tuo bimbo passo passo è una fantastica avventura =) in fondo si è aperto un nuovo capitolo della sua vita…uno dei tanti,un abbraccio
@monica: grazie per l’abbraccio….oggi me lo prendo tutto!
@0ndaluna, grazie….e corro a leggere il tuo post!
@bis: maronna….che fatica!
@Manu: mi spiace, non volevo farti piangere, e’ che oggi se non scrivevo diventavo matta! Comunque….l’ho “ritirato”…..e a parte un pianterello xche’ non gli hanno permesso di portarsi a casa 3 disegni “IMPORTANTISSIMI” che aveva fatto per noi…..mi sembra sia andata alla grande! Pero’ e’ distrutto e dorme sul lettone! E grazie.
@Tiziana, mia sconosciuta di passaggio che spero ripasserai….grazie x le tue parole. E’ vero, sono pezzi di cuore che girano su un disco e noi dietro a loro, con tanta fatica e gli occhi sempre pieni di lacrime o di gioia! Grazie, davvero, dal fondo del mio cuore.
ti scopro oggi mentre la mia nuova passione per la fotografia prende piede e mentre attendo con ansia il primo giorno di scuola dell’infanzia….ma quanto deve essere forte questo cuore di mamma!
Ciao Roberta, passo spesso da queste parti, (ahimè) in silenzio… ma oggi mi è stato impossibile… Ho letto il tuo tenerissimo racconto e ho solo provato ad immaginare cosa mi succederà tra una settimana, quando la mia pulce inizierà il suo cammino scolastico… e dire che ci sono già passata tre anni fa con il topo “grande”, ma … sarà diverso.
I nostri figli crescono, da un momento all’altro li vediamo fiorire sotto ai nostri occhi, sempre troppo velocemente, per noi che vorremmo sempre averli piccoli per poterli tenere vicino e proteggerli.
Ma questa è la vita ed è giusto che sia così.
Buon inizio al tuo piccolo grande ometto.
Sandra
@simplymamma: deve essere un cuore durissimo fuori e tenero dentro…….hai presente quei dolci che chiamano “tortini al cuore caldo di cioccolato”? Ecco, dentro morbido così! E comunque……leggendo tra le tue righe……dai 3 ai 5 anni si gira e rigira cercando le scuole più adatte anche se lontane…a 6 anni si va alla scuola sotto casa! Fidati, facciamo tutte così. :-))
@sandra: grazie di cuore e buon inizio di vita anche a voi!
hai capito perchè non le ho mandate anticipatarie ?!? c’è M. che è la veterana della classe quest’anno, C. che è alta il doppio delle new entry (hanno preso bambini del 2009…), ma la mamma almeno è tranquilla per ancora un anno senza troppe scosse emotive. Ma un anno passa in un baleno, aiutooo. Tanti baci al piccolo grande ometto dalle mie.
ma che bel post..e. che belle foto anche se la fotografa ufficialmente era in “vacanza/ferie”…. i nostri piccoli ci emozionano sempre..nei piccoli passi di crescita e improvvisamente ce li troviamo dei giganti nel pensare, nella quotidianità e nonostante le fatiche “familiari” vorremmo tanto che a volte il tempo non sia passato così “velocemente”…un abbraccio
@Maria: grazie! Oggi 2° giorno….sto mooolto meglio!
@twins(bi)mamma: grazie del conforto…..oggi va moolto meglio! E poi lui sta bene, quindi…ce la devo fare!
ciao tesoro, come scrivi bene..!
che doci ^^
Ciao Roberta, sono tornata e non per caso stavolta. Ho letto il tuo commento al mio commento (doppio ripetitivo cacofonico!) ed ho approfittato per dare un’occhiata “critica” alla tua galleria. Questo perchè sono moglie e madre di fotografi appassionati. Nel caso di mio marito è rimasta un puro e semplice hobby che ha come unico risultato l’accumulo di migliaia e migliaia di scatti, alcuni dei quali notevoli, ma “castrati” dalla sua eccessiva modestia. Mio figlio invece studia, approfondisce, sperimenta, insomma si mette in gioco ed è un gioco che mi piace. Dai un’occhiata (liberamente , volontariamente, criticamente) al suo sito: Luca Colaneri photographer, un caro saluto da quella di passaggio.