Capitano quei giorni in cui manca poco all’uscita di scuola, e non ho finito di lavorare. Capita che mollo tutto, corro a scuola, lo riempio di baci e gentilmente gli comunico che deve accompagnarmi dieci minuti in studio perché mamma-fotografa non ha finito il suo lavoro. Certe volte capita!
L’ ispirazione per questo post è nata proprio durante uno di questi pomeriggi in studio, dopo la scuola.
Matteo era in un angolo per terra a disegnare, buono e silenzioso come sempre in questi momenti in cui mamma c’è…. ma non c’è; un po’ di musica di sottofondo per vivacizzargli l’attesa, io china sul tavolo di still life a cercare l’inquadratura giusta per una bottiglietta, un’ intuizione che non arrivava mai.
Ad un tratto le sue uniche parole attraversano lo studio come una cometa: “mamma, quando hai finito, prima di spegnere tutto, mi fai un ritratto a Wall-e”?
Mi sono sentita tirare la colonna vertebrale come se qualcuno avesse preso un filo dentro la mia testa e lo avesse tirato inesorabilmente. Perfettamente perpendicolare a terra, autocentrata come non mai, ho spazzato via la bottiglietta ed ho detto: “portami Wall-e”!
Noi genitori siamo concentrati sul loro divenire e li fotografiamo il più possibile, in tutte le salse. Io stessa vi ho suggerito e vi suggerisco vari modi per farlo: il risultato è una collezione infinita di album fotografici che documentano la loro e la nostra esistenza.
Ma anche il loro mondo, passa e va. E spesso non ci pensiamo. Se non me l’avesse suggerito mio figlio, probabilmente non ci avrei pensato neanche io: penso agli altri, alle “cose” degli altri e non penso al suo Wall-e?
Il loro è un mondo fatto di amori e passioni genuine, di giochi preferiti che vanno e tornano ciclicamente, di fantasie e sogni che gli fanno compagnia nel loro cammino.
Dobbiamo assolutamente fotografarli e fermarli per sempre. Anche se questo significa fotografare i giocattoli.
Tutti i bambini hanno uno o due giochi che fanno parte della loro infanzia; ne cambiano tanti, ma almeno due se li trascinano dietro nella loro corsa veloce verso la vita. Hanno i loro cibi preferiti, le loro piccole manie ed ossessioni, i vestiti o le scarpe che non vogliono mai cambiare, insomma il loro cordone ombelicale con il mondo!
Soprattutto hanno qualcosa che li racconta meglio di qualunque ritratto: basta saperlo cercare nelle loro camerette.
Ho fotografato il mondo di mio figlio a 5 anni: ho costruito dei piccoli set per ambientare il personaggio del suo film preferito, i suoi coloratissimi disegni, la sua prima colazione sempre uguale da anni, la sua ossessione per lo spazio e gli astronauti. Per farlo basta pochissimo: prendete dei cartoncini colorati da utilizzare come sfondo, appiccicateli alla parete per metà con dei nastri di carta, l’altra metà a terra o su un tavolo. Inventatevi una scenografia che possa risultare come un habitat per gli oggetti che inquadrerete. Servitevi di tutto: farina, sale grosso, zucchero, caffè, acqua, pan grattato…tutto quello che avete in casa in sintonia con l’oggetto da fotografare ed inseritelo nel set.
Cercate la luce, aprite la finestra più vicina, alzate gli ISO della vostra compatta finchè non è tutto a fuoco…e scattate. Non importa come viene, ma scattate.
Da grande sorriderà, lo confronterà con le passioni dei suoi figli, ne trarrà le sue conclusioni, ci rifletterà ma soprattutto amerà e ringrazierà mamma e papà per aver avuto un pensiero così intimo e speciale.
Come già detto in altri post, la mia creatività si ciba principalmente di “roba da maschi”, ma non oso immaginare cosa si potrebbe fare con le bambole, i vestiti e tutti quei magnifici accessori di cui le femmine son dotate…dalla nascita. Beate noi!
Lascia un commento a questo post se ti va, lo leggerò con piacere.
Non finiro’ mai di dirti quanto belle sono le tue foto… L’idea di fotografare il mondo della Gnoma e’ bellissima, ora che finalmente questo trasloco e’ finito, mi posso dedicare un po’ a questo gioco… Grazie per l’idea!
Che bello il mondo della gnoma….con tutte quelle cose da femmina! Ho preparato un pannello colorato in camera di Matteo, e metto tutte le foto li. Arreda, fa colore e da tanta allegria. E quando vengono i suoi amici è molto fiero di mostrare le foto dei suoi giochi “da piccolo e da grande”! Grazie del tuo commento, son felice di averti dato l’idea.
Quant’è vero quello che scrivi sui figli. Quando siamo sommersi dal lavoro spesso ci dimentichiamo di loro, e spesso ci dimentichiamo che anche noi siamo stati bambini, proprio come loro. L’idea di fotografare l’Oggetto che li contraddistingue nel loro cammino di cerscita in questi primi anni è davvero una bellissima idea. Come sempre quelle più semplici sono quelle con più amore…. Ciao! Silvano
Dimenticavo… ho sia un bimbo che una “bimba”!!!!e se ti va di guardarli su facebook sono li… ciao!
fotografare “il loro cordone ombelicale con il mondo”. Che bello!
Brava Roberta, grazie mille per i tuoi consigli
Grazie Silvano, è vero mi sono commossa anche io mentre lo scrivevo. Ora andrò a vedere le foto dei tuoi bambini.A presto.
mammadifilippo: aspetto di vedere il suo mondo…fotografato da te! Grazie e a presto.
devo ammettere, con orgoglio, che riesci a emozionare sia fotografando bambini, pance..insomma Mondo reale, che fotografando degli oggetti attraverso i quali esprimi sempre grande emozione..brava
Wow, che bel complimento, mammadibenedetta! Grazie!
…prima da Padre…poi da Fotografo ti dico solo che è Meraviglioso…
Adriano, quando ricevo i complimenti da un papà mi intenerisco sempre, se poi questo papà fa lo stesso mio lavoro…beh allora il mio cuore si riempie di gioia. Grazie! Anche io ho visto le tue gallery: sei bravissimo! E vedo che seguiamo la stessa “scuola di pensiero”! Buon lavoro, papà-fotografo!
ciao…bellissime foto e bellissimo pensiero tuo e del tuo bambino….ti ho conosciuto tramite il post dell’incontro con le mamme blogger…anche io sono di Roma e mi è dispiaciuto non venire…sarà per la prossima volta…ti seguirò..baci
Ciao bimamma, anche io seguo il tuo blog (se può interessarti ho risolto il problema degli animali con un gatto ed un cane di pelouche che hanno le loro cuccette e che vengono trattati come se fossero veri: ciotole di cibo e acqua, spazzolate, passeggiate ecc).
Grazie per i tuoi complimenti e speriamo di incontrarci al prossimo meeting….e sicuramente nei nostri post! Ti abbraccio.
Bel sito
Bellissimi gli stimoli di questo post. grazie
Ciao Michele. Grazie!