C’erano una volta dei topini magici, che si nutrivano solo di caramelle mou ed erano rimasti chiusi per la troppa curiosità in una cesta rossa per i giochi…

…e c’era una bambina di nome Maya che li avrebbe liberati, anche se entrando nel mio studio con mamma e papà per un ritratto di famiglia non poteva immaginarlo.
Per descriverla potrei dirvi che i suoi capelli sono ricci come le onde giocose del mare e che la sua risata è come il vento che fa il solletico ai rami più alti di una foresta incantata.
A dire il vero posso fare di meglio, posso mostrarvela… magicamente!

Fotografia di bambina che sorride

La piccola Maya è venuta con la mamma, con un fratellino nel pancione, con papà e con il suo cane perché (giustamente) era un ritratto di famiglia e dovevano essere al gran completo!
L’idea di non dire alla bambina che in realtà si trattava di una sessione “maternity” era stata mia, per non suscitarle sentimenti di gelosia.
Occorre usare tutta la sensibilità possibile ed immaginabile quando sta per arrivare un fratellino!
Sin da subito ho capito che si trattava di una bambina dalla grande energia, in un certo senso magnetica nonostante l’età, con uno spirito birichino che si è diffuso immediatamente per tutto lo studio.
Non riusciva a star ferma, aveva voglia di guardare, capire come si sarebbe svolto il servizio fotografico ed era chiaro che la sua frenesia avrebbe influito sugli scatti.

Fotografia di bambina che gioca con i peluche

Così, lasciata la famiglia ad ambientarsi, sono corsa a rovistare tra i giochi e gli oggetti che uso per i set e che compro qua e là, pensando che un giorno o l’altro mi serviranno per un allestimento.
Neanche a dirlo, tra le mani mi capita subito una bacchetta magica con una stella luminosa in punta, perfetta per Maya.
Mi muovo ancora un poco tra i giocattoli e saltano fuori i topini, liberati dall’incantesimo che li teneva imprigionati!
Una volta trovati gli elementi, la cosa che mi rimane da fare è predisporre un set fotografico bambini adeguato ad accogliere tanta allegra magia!
Inutile dirvi il suo entusiasmo appena ha visto i topini… e per me è stata la prova di aver visto giusto: avrei ritratto una piccola maga, dallo spirito folletto e, per farlo, bastava un set semplice ed essenziale.
Quando il soggetto è già pieno di fascino proprio, ricordatevi sempre: LESS IS MORE !

Fotografia di bambina che abbraccia i peluche

Il set, forse alcuni l’avranno riconosciuto, è lo stesso essenziale scenario che ho utilizzato per la bimba dai capelli rossi con la piccola gabbietta per uccellini, di cui ho parlato nel mio post su un set fotografico un po’ fuori dagli schemi.
Lo schema di luci che avevo sperimentato allora, è molto “teatrale” ed era perfetto anche in questa occasione: per quanto fosse diverso il temperamento che sarebbe emerso dalle fotografie, la luce dall’alto si sarebbe insinuata tra i suoi riccioli birbanti, avvolgendola in una specie di “capsula” di luce, piena di magia e teatralità.
Maya si è seduta con i topini sul pavimento, parlava con loro, li metteva in posa e di tanto in tanto, con studiata non curanza (proprio come una piccola diva), cercava di sistemare il suo vestitino, che a forza di giocare si era un po’ stropicciato.
Ma quando mai una maga indossa un vestito impeccabile?
Ho sperato che dalle foto trasparisse la sua incredibile vitalità e il suo magnetismo da folletto deliziosamente irriverente!

Fotografa per famiglie a Roma

Abbiamo giocato tanto a fare le magie, lei agitava la bacchetta ed io cercavo di andar dietro alle sue mosse aggraziate e all’ondeggiare dei suoi splendidi capelli.
Il set, scuro e privo di distrazioni cromatiche, mi ha aiutato a far risaltare il soggetto per imprimere forza all’immagine.

Corri di qua, salta di là… la piccola maga un po’ stanca lo è già…  

Come l’esperienza mi ha insegnato, dopo essersi divertita tanto a giocare, la piccola non aveva più molta voglia di partecipare al ritratto di famiglia. Per lei era già sufficiente l’attenzione che mi aveva concesso, la sua voglia di protagonismo si era esaurita e chiedeva solo di stare a guardare come mamma e papà si muovevano sul set fotografico.
Il cane sonnecchiava accanto a lei, anzi addosso a lei! Con un po’ di praticità da mammafotografa, ho fronteggiato l’emergenza stanchezza contrattando con la bambina sulle pose.
Alla fine siamo riuscite ad accordarci su qualche foto con il pancione della mamma e due scatti di famiglia in cui, però, si nota perfettamente il suo disappunto.

Fotografia di bambina che abbraccia il pancione della mamma

Un’ora dopo squilla il telefono e… Bidibibodibi MOU…  

Stavo ancora sistemando le luci e rassettando lo studio, quando squilla il mio cellulare: Maya, dispiaciuta per non aver fatto tutte le foto che erano in programma con mamma e papà, vuole scusarsi per i suoi capricci. La ringrazio per avermi chiamata, ridiamo insieme e le dico che poco importa delle bizze e dei bronci, cercherò di stupire la sua famiglia con le foto che abbiamo scattato.
La chiamata si conclude e a me resta il sorriso sulle labbra, i bambini sono magici anche perché non sanno dissimulare le loro emozioni e quando chiedono scusa per cose futili ma tenerissime, il mio cuore sorride, sorride, sorride……..

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Fotografia di bambina sorpresa